foto:    DAROS by Agostino Gemito

 
 

 

 

 
 

Le partite della palmese

 

C. DI ATRIPALDA - U.S.PALMESE

U.S. PALMESE - G.CAROTENUTO

INTREPIDA - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE - ECLANESE

VIRTUS FREDANE-U.S. PALMESE

U.S. PALMESE- SANSEVERINESE

U.S. PALMESE  - RIONE MAZZINI

M. AVELLINO-U.S. PALMESE

U.S. PALMESE-S.GIORGIO SANNIO

SARNESE 1926-U.S. PALMESE

U.S. PALMESE-ATL. BENEVENTO

ARIANO V.U.-U.S. PALMESE

U.S. PALMESE-VENTICANO

BISACCESE - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE - CERVINARA

U.S.PALMESE-C. DI ATRIPALDA C

G.CAROTENUTO - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE-INTREPIDA

ECLANESE - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE-INTREPIDA

ECLANESE - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE - VIRTUS FREDANE

SANSEVERINESE - U.S. PALMESE

RIONE MAZZINI - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE-  M. AVELLINO

S.GIORGIO SANNIO - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE - SARNESE 1926

ATL. BENEVENTO - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE - ARIANO V.U.

VENTICANO - U.S. PALMESE

U.S. PALMESE - BISACCESE

 CERVINARA - U.S. PALMESE

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

La maledizione di Cesarini
PALMA CAMPANIA – Renato Cesarini è tornato a rivivere. Qualcuno giura d’averlo visto dalle parti di Palma Campania. Di sicuro c’era nella trasferta di Montefalcione, nelle sembianze dell’attaccante del Fredane Marino: due gol a cavallo del ’90 e la Palmese che passa dal 2-0 a favore al 2-2. E’ la terza rimonta di fila, subita nella celebre “Zona Cesarini”. Un caso, oppure c’è dietro qualcosa di occulto?
La storia narra che la mezzala oriunda degli anni 30, allora in forza alla Juve, segnasse spesso gol in extremis. Uno in particolare: 13 dicembre 1931, stadio Filadelfia di Torino, con la maglia della Nazionale consegna una vittoria insperata contro l’ostica Ungheria (3-2 il finale). Da lì in poi, nel gergo calcistico quella sarà la Zona Cesarini. E continuerà ad esserlo anche dopo la sua morte (1969, Buenos Aires).
Dalle parti di Palma lo sanno bene. Tutto ha inizio in casa dell’Intrepida (diventata anch’essa un fantasma: ritirata dal campionato), con una vittoria sfumata dagli undici metri (rigore di Francese) all’89’. Stesso minuto, stessa sorte con l’Eclanese: testa di Carbone e pari beffa. Numeri da circo, e per la serie “sempre più difficile, signore e signori”, la doppia rimonta del Fredane. Eppure la stagione era iniziata proprio con un last-minute, stavolta a favore: coppa Italia, Canfora punisce il Savoia a ridosso del ’90, 1-0. E’ qui che forse nasce la maledizione: l’ipotesi è che qualcuno non abbia onorato la memoria di Cesarini. Anche il più scettico, oggi, inizierebbe a titubare.
Tuttavia, al di là di qualsiasi sortilegio, la Palmese delle ultime uscite ha evidenziato problemi concreti. In primis, le difficoltà sulle palle inattive: tre dei quattro gol presi allo scadere sono nati da corner o punizioni laterali. Difficoltà a cui si somma l’inesperienza del giovanissimo gruppo rossonero, non certo impermeabile alla tensione dei finali di gara. Farsi rimontare due reti a pochi minuti dal successo è un chiaro sintomo di fragilità. Ma se l’esperienza si acquista col tempo, ciò che è realmente mancato è l’uomo della “palla in banca”, quello che anestetizza le partite col palleggio.Le prossime due sfide in casa, oggi con la Sanseverinese e il 24 con il Rione Mazzini, possono essere l’occasione giusta per provare nuove soluzioni. E magari, esorcizzare il fantasma di Cesarini.
Un consiglio a mister Seno: che ci creda o meno, un altarino con tanto di foto e cero alla memoria dell’oriundo non sarebbero male. Anzi

Salvatore Grasso