L ’hanno fatta grossa quelli della lega, ancora una volta. Non è stata “fragorosa” come lo scorso anno, ma silenziosa e potenzialmente letale. Ma che avete capito, è della regola degli spareggi che stiamo parlando, e dell’ormai celebre “caso Campania”, che poteva avere un seguito. Dodici mesi fa, un regolamento decisamente strampalato, negò i playoff alla squadra dei campi flegrei, arrivata quarta, salvo poi concederli alla quinta. E quest’anno, nel tentativo di rimediare, è saltato fuori un altro, inedito papocchio: la regola degli 8 punti. Perché? Punto primo, viene meno il principio di autodeterminazione: il destino delle quarte classificate, così come per terzultime e penultime, resta infatti nelle mani altrui. Punto secondo, perché s’è sfiorato un nuovo finale kafkiano, come nel “caso Campania” d’una stagione fa. Pensateci: semifinali playoff in bilico, se la terza in classifica affrontasse la quarta all’ultima giornata, cosa accadrebbe? E ancora, in zona salvezza: la terzultima contro la penultima?...
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