L a leggenda lo descrive bizzoso e strafottente. Se parli di lui, con chiunque lo conosca, salta fuori l’episodio ai tempi del Napoli - che lui smentisce -, quella maglietta scagliata verso Reja che lo aveva ripreso in allenamento. Chiamiamo Nello Nappi per prendere appuntamento per l’intervista, un venerdì sera, e non lo becchiamo al bar con gli amici ma sui libri, impegnato a studiare per un esame: <<Ho deciso di maturare. Ho avuto i miei “colpi di testa”, ma oggi non sono quello di qualche anno fa>>. Studia economia, ma per ora la sua missione è far quadrare i conti col destino. Le prime due avventure a Palma sono state agrodolci, incompiute, sulla soglia tra l’impresa e l’ottimo campionato. Lui è vicino a varcare quella dei 24, questo mese, ed è arrivato <<il momento di vincere>>. Vuole farlo nella sua Palmese dov’è tornato, dopo un anno sfortunato all’Avellino, per amore dei La Marca.

<<Sono un grande amico di Mimmo (figlio del presidente, ndr), mentre col ragioniere c’è un rapporto che va oltre il calcio. Un padre adottivo. Per capirci: nel 2008 mi disse che la Palmese aveva un progetto importante e lui sarebbe stato in prima linea. Io gli risposi: allora mi troverai in seconda linea>>
Quella stagione hai fatto CIFRA TONDA (venti gol); sei anni prima la storica FINALE NAZIONALE con gli allievi. A La Marca hai sempre regalato emozioni, ma è mancato il punto esclamativo…
<< E' vero. Sette anni orsono ci hanno condannato i rigori; due stagioni fa la penalizzazione. Nel complesso due annate positivissime, ma che hanno lasciato l'amaro in bocca >>
Resti comunque il pupillo del PRESIDENTE. Lo ha dichiarato apertamente. Stavolta come ti ha convinto?
<< Non sono servite molte parole. E’ bastata una telefonata >>
Eppure, un anno fa, nessuno "scatto alla risposta" con Cassese. Hai scelto AVELLINO e le cose non sono andate benissimo. Tornassi indietro?
<< Rifarei esattamente la stessa scelta: Avellino è Avellino. E’ la grande occasione. All’inizio è andato tutto a meraviglia, poi l’infortunio ha complicato tutto >>
Stavolta sei stato sfortunato, è vero, ma la PRIMA GRANDE OCCASIONE t'è scivolata dalle mani come quella maglietta lanciata a Reja...
<< No, nessuna maglietta, per carità. Abbiamo avuto solo un diverbio. Diciamo che ho fatto delle cassanate, qualche anno fa... >>
Vuol dire che, COME CASSANO, hai trovato il tuo Mazzarri in campo e la tua Carolina fuori?
<< Sono felicemente fidanzato e Ferrara per me è un ottimo allenatore. Tuttavia i miei sbagli li ho capiti da solo e ora sono più maturo. Ma è difficile cancellare una nomea... >>
Potresti iniziare da dove hai finito nel 2009: bomber d'una squadra che lotta per il PRIMATO.
<< Sì ma quest'ano non ci sono scuse: bisogna vincere, solo vincere >>
In PROMOZIONE sareste nel girone B (occhio a San Giorgio e Anacapri). Il condizionale è legato all'insperato, quanto incredibile se arrivasse, RIPESCAGGIO.
<< Dico solo che, con questa squadra, potremmo giocarcela anche in Eccellenza. In Promozione non possiamo fare altro che puntare al massimo. >>
Allora (lo stuzzichiamo) gol a grappoli e nessuna maglietta volante?
<< Finiamola. Sono cambiato. E lo dimostrerò >>

E’ tornato per compiere il suo destino, per coprire l’eco delle sue marachelle con il grido della vittoria. Nappi e la Palmese hanno un esame da superare: stavolta non basterà raggiungere l’ottimo. Stavolta servirà la lode.

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