PALMA CAMPANIA E’ crisi di gol, ma anche di nervi. Non bastano il carattere e la grinta alla Palmese per battere la capolista e rovinarle la festa, in programma il prossimo weekend. Non basta perché la sterilità offensiva – e qui le assenze di Canfora e D’Avanzo e la convalescenza di Bennygol c'entrano fino ad un certo punto - finisce per svilire il lavoro collettivo, togliere serenità. Quattro espulsioni nelle ultime tre gare parlano chiaro: la squadra non è tranquilla, l’ingenuità è dietro l’angolo. Protagonista in negativo è stavolta il giovane Umberto Nappi, che manda gambe all’aria un avversario, e il piano tattico di Seno: tenere lo 0-0 e giocarsi tutto nel finale. In cui quasi ci scappa la beffa, ma arriva un giusto pari, che tiene a bada il Venticato (a -1) ma molla la presa sul Cervinara.

PIANO EMERGENZA
Il secondo posto sta sfuggendo di mano – tradotto: la possibilità di giocare i playoff in casa – ed anche la terza piazza non è più al sicuro: i problemi per Seno sembrano non finire mai. Senza Canfora, D’Avanzo ed un Di Benedetto convalescente, il baby mister ha scelte obbligate: opta per un 4-4-2 difensivo, con terzini ed ali di contenimento e due carte offensive, Felice Nappi e Grande, da calare in corsa. Una la brucia subito: 10’’ e una botta al piede mette fuori uso La Marca (uscirà alla mez’ora). Ma il piano non cambia: reggere l’onda d’urto della capolista tenendo in piedi lo 0-0, per poi giocarsi il tutto per tutto nel finale.

RAPTUS
Un solo vero tiro in porta subito in più di un’ora danno ragione a Seno, ma l’ennesimo fallo di frustrazione è macchia la prestazione dei rossoneri. Il giovane Umberto Nappi, spalla d’attacco di Bennygol, cade nella psico-trappola tesa da Liguoro: toccato duro, reagisce scalciando platealmente l’avversario che vola al tappeto. Con il direttore di gara spettatore imprevisto: rosso inevitabile e squadra in dieci. Come con l’Aquilone, due settimane prima, la squadra è chiamata a gonfiare cuore e polmoni per sopperire all’inferiorità, liberando magari risorse sconosciute. Ma ci sono da giocare ancora 25’ e davanti c’è la Sarnese, non una squadretta qualsiasi insomma.

MATCH POINT
Così il solito carattere viene fuori, ma non riesce il remake di due settimane prima. Anzi la capolista, venuta al Comunale alla caccia del punticino – in pratica, un jolly per la festa promozione da spendere in casa propria – non sembra accontentarsi. Gli affondi si moltiplicano, Caccavale e compagni reggono con qualche affanno, finché il peperino Noto approfitta del fiatone di Addeo a sinistra – sacrificato nel ruolo di terzino – e mette sulla testa di Rima il match point: la girata oscena del talento granata grazia la Palmese. L’imbattibilità interna, almeno, è salva.

AVARIA
Un girone fa, quando una splendida Palmese fermava l’armata Sarnese sul proprio campo con una prestazione da incorniciare, ci s’illudeva che il destino del campionato corresse sulla Sarno – Palma. Ma all’ingresso del 2010 è iniziato un tunnel infinito: punti persi, infortuni e squalifiche, reti col contagocce. Solo il carattere non è mai mancato. Lo evidenzia la provocazione, a fine gara, del migliore in campo Caccavale:<<Stiamo meditando di scendere in campo direttamente in 10>>. Il messaggio è chiaro, ma concettualmente sbagliato. Serve al contrario il dodicesimo uomo: è in questi momenti che società ed ambiente scendono in campo; è questo di cui la squadra ha bisogno, per sentire la fiducia, ritrovare la serenità. La luce in fondo al tunnel.

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