PALMA CAMPANIA – AAA cercasi Palmese. Lo 0-0 casalingo contro il rampante Venticano fotografa l’involuzione d’un gruppo, che meno di due settimane fa aveva il suo fiato sul collo della Sarnese (che invece dilaga nel punteggio, 5 gol, e in classifica, +6). E ora ha solo il fiatone: Langella svincolato, Bennygol squalificato, Canfora “inqualificabile”. La prestazione del talento rossonero, condita dal rosso nel finale, è l’immagine d’una squadra che ad Ariano, insieme all’imbattibilità, ha smarrito quella vitalità che non è mai mancata a questo club nei momenti cruciali. Non è bastato il ritorno di La Marca (ancora fuori forma) a dare qualità al centrocampo rossonero. Che al contrario ha patito l’organizzazione e la brillantezza atletica del Venticano, riassunta nell’esemplare performance di Zarrelli.

IL VECCHIO E IL NUOVO
Dopo quattro successi di fila, si spezza l’incantesimo del Comunale, proprio nel giorno in cui riabbraccia Mimmo La Marca. Il palmese è per ora l’unico in entrata dopo diverse partenze, tra cui Manzi e soprattutto Paolo Langella: il fantasista non ha mai pienamente recuperato dai suoi malanni, per questo il suo è stato un addio sofferto. A preoccupare Seno c’è poi l’assenza di Bennygol (fermato dal giudice sportivo): dentro l’under Prisco (buona la prova del classe ’92, come si suol dire: si farà) in coppia con Canfora, l’alter ego di Langella, a cui il compito di accendere la luce. Ma lui e la Palmese restano al buio, oscurati soprattutto dalla brillantezza, tattica ed atletica, degli uomini di Spica: impeccabili sul fuorigioco, inesauribili in mediana, generosi in attacco con Polvere e Tirelli a pressare pure il guardalinee.

PER UN PELO
Le uniche occasioni rossonere nascono pertanto da due lampi, uno per tempo, entrambi su palla inattiva: Angieri fa tremare Spica e la traversa al 35’ con il solito, imperioso stacco su corner. Poi i rossoneri riscoprono a loro discapito il significato dell’espressione per un pelo: al 65’, una punizione liftata di Canfora attraversa tutta l’area di rigore, e in ordine si catapultano sulla traiettoria i vari Del Buono, Cerullo e Addeo. Come l’anguilla dalle mani, la sfera scivola via sulle loro cocce sudate. Ah, se avessero avuto capelli!

PERICOLO VENTICANO
I capelli invece Spica li ha, ma rischia di strapparseli per quello che sciupa il suo Venticano. Prima, un lancio illuminante di Zarrelli trova il taglio di Polvere, il quale si beve Angieri sullo scatto ma divora una colossale palla gol, ipnotizzato da un Listo in versione libera uscita. In coda, quando il pubblico aspetta il triplice fischio per la sua di libera uscita, dopo oltre 90’ di dormiveglia, D’Addiego resta incredibilmente solo davanti a Listo che, per fortuna dei compagni e del Comunale, almeno lui dorme poco ed evita la beffa.

E’ QUI LA FESTA? (NO)
Dopo un doppio passaggio a vuoto, darsi una svegliata prima d’inacidire il prossimo panettone diventa prioritario. Come il ricorso al mercato di dicembre: serve un nuovo Langella, calciatore al tempo stesso di esperienza e di calibro, uomo guida in campo e nello spogliatoio. Solo così questa squadra può ritrovare se stessa. Altrimenti non ritroverà neanche quell’eroico pubblico di domenica, che ha preferito la Palmese al Napoli in tv, salvo poi sacramentare rientrato a casa per aver perso lo spettacolo e i 5 gol del San Paolo. Quello spettacolo e soprattutto quei gol che, non solo stavolta, sono mancati al Comunale.

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