Pareggio e tanto rammarico per la Palmese in una bella gara ricca di emozioni e colpi di scena anche per molte interpretazioni indecifrabili della terna arbitrale ai danni dei rossoneri. Settimana difficile per la squadra di mister Ferrara che si è vista costretta ad affrontare il big match senza Bifulco, Miele, Esposito e Coletta, tutti infortunati, e con la coppia d’attacco Nappi A./Canfora reduci da sintomi influenzali. L’incontro, sin dall’inizio, si sviluppa su buoni ritmi con la Palmese che cerca la manovra ragionata e l’Eclenese che cerca il lancio lungo.
L’attaccante rossonero Nappi A. subito si rende pericoloso con una bella conclusione da fuori area terminata di poco a lato. Al primo affondo (12° p.t.) gli avellinesi riescono a passare grazie a Pedicini che prima crossa dall’out destro e poi, dopo la corta respinta di Listo e il successivo cross di Befi, colpisce di testa tutto solo a pochi metri dalla porta rossonera. La Palmese, una volta in svantaggio, non si perde d’animo e incomincia ad attaccare a testa bassa. Prima Nappi A. di testa su cross di Pastore al 18°, poi De Marchi con una conclusione dal vertice dell’area di rigore al 20°, sfiorano il pareggio che comunque arriva al 25° grazie ad una magia del solito Nappi A. che raccoglie in area di rigore una rimessa di Marino e con una conclusione velenosa, da posizione defilata, fa secco un sorpreso Marinazzo. Due minuti dopo i rossoneri sprecano la palla del vantaggio con De Marchi che da buona posizione in area avellinese calcia debolmente. L’Eclanese si mostra però cinica e al secondo affondo ritorna in vantaggio al 34 p.t. con Noviello che pesca il jolly con un bolide da 25 mt.. La Palmese, colpita nell’orgoglio, si getta nella metà campo avversaria ma viene frenata prima da Marinazzo con due miracolosi interventi su Pastore e su Canfora, poi dal modesto arbitro Bove che nega un evidentissimo fallo in area ai danni di Nappi A..
Nei minuti finali del primo tempo e poi l’assistente dello stesso arbitro a fermare due azioni pericolose dei rossoneri per sospetti fuorigioco. Nella ripresa la Palmese scende in campo con lo stesso ardore agonistico ma l’arbitro Bove inizia il suo personale show con una iniqua distribuzione di cartellini gialli e punizioni al limite d’area. Su una di queste al 11° del s.t. Befi calcia di poco fuori. Al 16° arriva invece il meritato pareggio per i rossoneri: Canfora, lanciato in velocità, disorienta la difesa avversaria con una serie di finte e calcia fulmineamente all’angolino basso. La Palmese non si ferma e continua a dominare ma le conclusioni risultano troppo spesso lente e facili preda di Marinazzo. Al 31° ancora protagonista l’arbitra Bove che su corner di Marino giudica non falloso un evidente placcaggio su Guardabascio, ultimo arrivato in casa rossonera. Nei minuti finali la Palmese rischia la clamorosa beffa per l’ennesima svista dell’assistente dell’arbitro che lascia proseguire Befi, in chiara posizione di off-side, in una solitaria azione personale terminata con un pallonetto di poco fuori.
A fine gara il presidente Luca Cassese mostra tutto il suo risentimento verso la terna arbitrale: “E’ paradossale far arbitrare un gara del genere ad un arbitro che si è mostrato per tutto l’arco della partita insicuro e timido. Incomprensibile poi il metro utilizzato nella distribuzione dei cartellini: fiscale con noi e flessibile con loro. A sua discolpa va considerato che i suoi assistenti non lo hanno per nulla aiutato, anzi, a volte hanno peggiorato ancora di più la situazione”. Di tutt’altro spessore la sua espressione quando si passa ad analizzare la prestazione della squadra: “ Ai ragazzi vanno fatti i complimenti perché hanno giocato un’ottima gara riuscendo a recuperare due volte lo svantaggio in una situazione mentale difficile dovuta a decisioni inspiegabili dell’arbitro che potevano far perdere la calma alla squadra”. Infine una chiusura sul mercato: “ Sappiamo che abbiamo delle lacune in organico soprattutto in attacco sotto l’aspetto numerico. Purtroppo il mercato offre poco ma se si presenterà l’occasione non ce la faremo sfuggire”.
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